Sam Frackson si avvicina un bar all’interno della stazione dove stiamo discorrendo la problematica dei bambini di strada insieme a una coppia di volontari. Sam inizialmente diffidente risponde poi ai nostri sorrisi e con la scusa di chiedergli come si chiama lo avviciniamo. Dice di aver 13 anni ma ne dimostra nove, forse 10. Indossa un paio di ciabatte logore, pantaloncini e una felpa che non basta però a scaldarlo dal freddo di giugno irrigidito questa sera da un pioggia fine e fitta che fa rabbrividire anche noi.
Anche in malawi dopo il tramonto può far freddo nei mesi di maggio, giugno e luglio soprattutto.
Stasera Sam dormirà nella stazione ci dice dopo aver divorato un piatto di stinco di mucca bollito che gli avevamo allungato. Ha ancora la nonna ma vive in una piccolissima capanna presso il fiumiciattolo Rivi Rivi, è povera e non ha molto da offrire al nipote, nemmeno lo spazio per dormire. Il papà e deceduto e la mamma non se ne preoccupa. Sam torna da lei quasi tutti i giorni ma poi per procurarsi un piatto di polenta è costretto con gli amici di strada alla stazione. Un trasporto d’acqua gli vale un piatto di polenta o la possibilità di lavarsi ad una doccia privata nei pressi della stazione. Ha sentito parlare di Tigawane e vorrebbe con suo fratello più piccolo avvicinarsi, così dice, perché vuole riprendere la scuola ma in queste condizioni non ha nemmeno la penna o il quaderno e i soldi per la retta e l’uniforme. Se fosse per noi lo accompagneremmo subito a Tigawane ma non è possibile, quando lo salutiamo e ci muoviamo verso l’uscita notiamo che sotto una veranda di un Bar appena chiuso, tra sedie e tavoli ammassati altri bambini si stanno preparando il giaciglio per la notte. Sono una decina ma Sam dice che ce ne sono altri in un altro angolo della stazione. Tutti dormiranno insieme stanotte nella stazione di Balaka. Ci accordiamo con Sam di rivederci domani, ha ben chiaro dove si trova Tigawane e anche La cooperativa Andiamo, verrà a trovarci e parleremo. Il prossimo passo sarà conoscere la nonna e la mamma e quindi parlare con gli affari sociali di Balaka, il tempo corre e ci sembra di non aver fatto niente per lui, in realtà dopo lo sgomento, la preoccupazione e il senso di impotenza, abbiamo avviato i passi più importanti per il suo inserimento in Tigawane e il suo reinserimento scolastico che avverrà nel settembre 2017. …
Balaka, il diario dei bambini.
Alessandro Marchetti