Una sera come tante, prima di quel maledetto messaggio che non mi avrebbe fatto dormire per tutta la notte.
“Tigawane brucia”, questo è il messaggio.
Dopo quel messaggio sono seguite fotografie, video e chiamate di un altro incendio, a pochi giorni da quello dell’ospedale distrettuale, alla casa dei bimbi di strada, Tigawane.
Fortunatamente altrettanto velocemente arriva la notizia che nessuno, tra educatori e bimbi, è rimasto ferito.
In un momento la disperazione di un progetto di quasi dieci anni che va in fumo, un progetto a cui tutti noi tenevamo tantissimo, un progetto dall’altissimo valore sociale.
Poi la parte razionale…Nessun progetto può essere distrutto dalle fiamme. Le fiamme distruggono abitazioni, tetti, finestre e muri ma i progetti sono fatti di idee, passioni e persone e sono quindi indistruttibili!
I bimbi sono subito trasferiti nell’ostello delle ragazze ora chiuso per il Covid-19, per poi essere trasferiti in un altra abitazione per poter continuare il loro percorso di crescita.
Il danno economico è notevolissimo ma Tigawane è nel cuore di ogni volontario che ha visitato Balaka e sono sicuro che non appena lanceremo il progetto per la ricostruzione la solidarietà di tutti non si farà attendere.
La casa tornerà a vivere e a sorridere, con quel sorriso che solo i bimbi possono avere…